IL CALCIO ITALIANO NEL MONDO |
CALCIO UNIFICATO
Il Calcio Unificato è il
maggior esempio di integrazione in
ambito sportivo. Nella stessa
squadra, infatti, giocano atleti
(ragazzi con disabilità). In tutte
le discipline del Calcio Unified
(calcio a 11, 7, 5 e beach soccer )
i rapporti in campo tra Atleti e
Partner vengono indicati nella
sezione relativa alla disciplina. Il
rapporto dovrà essere sempre
rispettato, pena la sconfitta
dell'incontro (Calcio a 11: 6 a 5;
Calcio a 7: 4 a 3; Calcio a 5: 3 a
2; Beach Soccer: 3 a 2). Durante gli
eventi ufficiali, lo staff nazionale
o regionale, valuta le squadre dando
particolare attenzione al rispetto
verso gli atleti, limitando gli
eccessi di dominanza o mancato
coinvolgimento di Atleti o Atleti
Partner. Nelle competizioni, gli
Atleti e Partner devono avere
abilità simili, in questo modo sarà
naturale coinvolgimento
significativo di tutti gli Atleti
non incorrere in dominanza.
Il regolamento Special Olympics
prevede che non ci sia nessuna
distinzione nel regolamento e nei
ruoli tra Atleta ( persona con
disabilità ) e Atleta-Partner (
persona senza disabilità), pertanto
le squadre devono necessariamente
uniformare il proprio livello,
garantendo sempre il coinvolgimento
significativo di ciascun Atleta,
permettendogli di competere secondo
il suo livello di abilità. Lo staff
durante l'intera competizione, può
intervenire durante divisioning o
gare finali, attraverso i seguenti
richiami, nel caso uno o più Atleti
o Partner attuino in maniera
continuata azioni di dominanza
rispetto alla squadra avversaria,
impedendo che il gioco possa
consentire a tutti di esprimere le
proprie abilità. Nel caso in cui non
si rispettino tali raccomandazioni
lo staff può adottare le seguenti
decisioni:
1° Richiamo – Lo staff richiama il
tecnico sul comportamento dominante
dell' Atleta;
2° Richiamo – Lo staff richiama il
capo delegazione e tecnico sul
comportamento dominante dell'
Atleta, informandolo sulla
conseguenza del 3° richiamo;
3° Richiamo – Sconfitta
dell'incontro.
Per determinare i livelli di
abilità, durante le competizioni
ufficiali sono previste le partite
divisioning. Ogni tecnico deve
schierare all'inizio di ogni match,
la squadra considerata titolare,
deve comunque successivamente far
giocare tutti gli atleti durante il
test. La durata del test è decisa
dallo staff organizzativo. Special
Olympics vuole che ogni Atleta
competa secondo le sue abilità. Per
poter permettere ciò, è necessario
che ogni squadra dimostri la sua
massima abilità durante il
divisioning seguendo le seguenti
regole:
- Gli Atleti devono partecipare
onestamente e con il massimo sforzo
durante il divisioning e la
competizione;
- L'Atleta o la squadra che con
l'intenzione di essere inseriti in
un livello più basso potranno essere
squalificati dalla competizione;
il Tecnico è responsabile sul
rispetto della regola pertanto, se
nella riunione dei tecnici consideri
la sua squadra al di sopra del
livello in cui è stato inserito ,
deve comunicarlo allo staff, per la
valutazione. Nel caso in cui, la
squadra venga valutata di livello
superiore durante la competizione
può essere avanzata di livello, o
nei casi più gravi retrocessa
all'ultima posizione con medaglia di
partecipazione.
- Ogni Atleta deve disputare minimo
il 30% dell'intera gara, pena la
perdita dell'incontro.
- Il Tecnico , in caso d'infortunio,
deve comunicare tempestivamente
all'arbitro e staff ,
l'impossibilità di ingresso in campo
dell'Atleta.
Special Olympics sta investendo
molte energie per portare avanti la
campagna #Playunified, organizzando
ogni due anni i giochi mondiali,
dove la nazionale italiana di Calcio
a 7 Unificato ha trionfato nel 2015
a Los Angeles. Inoltre con il
supporto della UEFA, ogni anno viene
organizzata la settimana europea
interamente dedicata al calcio
unificato, in contemporanea, in 50
Paesi europei coinvolgendo più di
40.000 atleti con e senza disabilità
intellettive.
Clicca qui per vedere
il trionfo dell'oro azzurro del
Calcio a 7 Unificato ai Giochi
Mondiali Special Olympics 2015.