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IL CALCIO ITALIANO NEL MONDO


CALCIO SAPONATO

Nel Calcio Saponato il campo da gioco è un materasso gonfiabile di gomma dalle dimensioni minime di 9 metri per 6, interamente cosparso di acqua e sapone. Il fondo scivoloso rende instabili i giocatori che devono cercare di non perdere l’equilibrio. Per questo motivo il calcio saponato è un gioco molto divertente, sia per chi lo gioca che per chi lo guarda. Il gonfiabile del calcio saponato permette di giocare in tutta sicurezza: la struttura ha un bordo protettivo ed un fondo in gomma che attutisce le cadute. Inoltre, è dotata di anti trauma e ai giocatori vengono forniti gli appositi caschetti di protezione. Il sapone utilizzato è anallergico. Il calcio saponato, quindi, è un’attrazione molto sicura che coinvolge i giocatori in partite davvero esilaranti durante le quali stare in piedi sarà difficile.
Le regole del calcio saponato sono simili a quelle del calcio a 5. Anche per il calcio saponato sono previsti due tempi di gioco, ciascuno di 10 minuti. A differenza del calcio a 5, nel calcio saponato i falli laterali si battono con i piedi ed i corner con le mani. Nel calcio saponato, inoltre, è possibile giocare di sponda e la rimessa laterale viene assegnata solo quando la palla finisce fuori dal rettangolo gonfiabile. Nel calcio saponato ogni squadra è composta da 5 giocatori. Come nel calcio tradizionale, anche nel calcio saponato i comportamenti scorretti da parte dei giocatori sono puniti con l’ammonizione o l’espulsione. La panchina nel calcio saponato prevede un numero indefinito di giocatori.
Il calcio saponato è nato a Spilamberto, provincia di Modena, verso la metà degli anni Ottanta. E’ anche conosciuto come blisghetto che è il nome dialettale originale del calcio saponato, derivante proprio dal dialetto modenese. Fino ad ora non si è disputato nessun tipo di torneo a carattere internazionale.
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