IL CALCIO ITALIANO NEL MONDO
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CALCIO BALILLA PER DISABILI
Tutti, prima o poi, hanno giocato o
giocheranno una partita a
“biliardino”, ovvero a calcio
balilla, una possibilità che le
persone disabili non si negano non
solo a livello di svago, ma anche
sul versante agonistico. Nel
novembre 2011 nasce la Federazione
Paralimpica Italiana Calcio Balilla
(FPICB). L’anno dopo si svolge il
primo campionato Italiano di calcio
balilla per disabili e nel 2016, il
Comitato Italiano Paralimpico (CIP)
lo riconosce come disciplina
paralimpica. Oggi la FPICB ha 600
iscritti, mentre 2000 sono i
partecipanti alle gare che
organizza. E' uno sport paralimpico
giovane, ma si va affermando sempre
di più anche e soprattutto grazie a
Francesco Bonanno, Presidente della
FPICB e pluricampione italiano e
mondiale della specialità, che ce la
racconta e si racconta.
Rispetto a quello che tutti
conosciamo, nel Calcio Balilla per
Disabili, come spiega la Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla
(FPICB) “Non vi è nessuna differenza
nelle regole. L’unica cosa
differente è l’altezza del tavolo da
gioco che, in questo caso, è
ribassato e alle gambe del tavolo è
stata data una forma particolare per
permettere a due carrozzine di stare
entrambe sotto il “terreno di
gioco”. Promotore di
questo sport per i disabili nel
nostro Paese è Francesco Bonanno.
Francesco, disabile motorio,
fa parte dell’associazione Varese
calcio balilla, che ha fondato, e
gareggia sia con i disabili che con
i normodotati, oltre ad essere il
Presidente della FPICB. Lo scopo
dell’Associazione e del suo
fondatore è quello di rendere
divertente la riabilitazione,
proprio attraverso la pratica del
calcio balilla. Bonanno conosce
questo gioco - e lo pratica - fin da
bambino, diventando da subito un
campioncino in erba che sfida – e
batte – avversari più grandi di lui
e anche adulti. Quando un incidente
stradale lo costringe su di una
sedia a rotelle, capisce che proprio
dalla sua passione per questo gioco
può nascere, per le persone
disabili, l’opportunità di una vita
nuova e speciale e decide di
dedicarsi alla promozione di questo
sport tra di loro.
Il calcio balilla si gioca in
singolo e in doppio e permette
partite miste. “Competere,
divertirsi, riabilitarsi, comunicare
e promuovere” è il motto
dell’associazione Varese calcio
balilla che Francesco Bonanno ha
creato. Nella pratica questo motto
si trasforma in eventi, tornei,
progetti. Il progetto più importante
è quello negli ospedali. Sono già
dieci le strutture ospedaliere in
cui il progetto calcio balilla ha
preso piede. La riabilitazione di
chi ha una disabilità motoria
avviene attraverso il divertimento,
con esperienze sportive, sia
amatoriali che agonistiche, volano
di socializzazione. “Entrando negli
ospedali - spiega Francesco Bonanno,
è possibile avvicinare le persone al
biliardino nel momento in cui hanno
più bisogno di nuovi stimoli. Questo
approccio tempestivo è
importantissimo soprattutto con i
più giovani”. Ma per raccontare lo
sport che ama Francesco parte dal
suo incontro con il “biliardino”.
Ecco come lo ha raccontato lui
stesso: “Giocavo fin da bambino poi
dopo il mio incidente – io facevo
moltissimi altri sport – mi sono
chiesto perché non riprendere a
giocare a calcio balilla che è un
gioco che mi appassiona tanto?”.
“Nel 2006 in collaborazione con
un’azienda di calcio balilla,
Roberto Sport, abbiamo ideato questo
calcio balilla paralimpico.”. “Ho
cominciato a girare per l’Italia
sfidando il campione recuperando un
pò di fondi per riuscire a donare
questi calcio balilla alle aziende
ospedaliere e ai centri di
riabilitazione.”. “Da lì è nato un
movimento che non credevo…tutti
appassionati…tutti che si
avvicinavano…rivivendo quella che
era l’esperienza del gioco da bar
trovandosi poi in una facilità
estrema perchè il calcio balilla non
ha bisogno di alcun tipo di
ausili…da lì ho deciso di creare
insieme a Fabio Cassanelli e Roberto
Falpiero la Federazione paralimpica
italiana calcio balilla nel 2011”.
Ma Bonanno, dieci volte campione del
mondo della specialità paralimpica,
è anche un appassionato
propagandista del suo sport che – ci
tiene a ricordarlo – è adatto a
tutti. “Se sono ragazzi che hanno
già fatto la riabilitazione nei
centri spinali e hanno già visto il
calcio balilla” - chiarisce – “è
sufficiente andare sul sito
www.fpicb.it oppure cercare sul web
calcio balilla paralimpico.”. “Siamo
una federazione giovane, per il
momento abbiamo nove associazioni,
stiamo facendo eventi promozionali
quasi quotidianamente per farci
conoscere”. Le regole, lo abbiamo
detto, non sono diverse da quelle
del calcio balilla per normodotati,
ma ci sono. “Certo, non è il
classico regolamento che si trova
quando si va al bar” – chiarisce
ancora Francesco - “ci sono vari
tipi di regolamento con quello
nazionale si gioca in un modo che
non permette il "gancio", con
quello internazionale che si gioca
solo ed esclusivamente "a ganci"…dove
per "gancio" si intende il passaggio
della palla tra un omino e l'altro
anche se si effettua il tiro con
l'altra stecca".
I nostri delegati sono preparati a
istruire i ragazzi e c’è una
commissione arbitrale.
Insomma, niente di complicato e
dunque vale la pena di cimentarsi in
una partita a due o a quattro,
magari arrivando ad eguagliare, o
addirittura superare, Francesco
Bonanno.
Clicca qui
per scoprire la disciplina.
La
squadra azzurra che ha trionfato a
Nantes nei Campionati Mondiali 2013.