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IL CALCIO ITALIANO NEL MONDO


CALCIO A 5 PER CIECHI

Il Calcio a 5 per Ciechi è una disciplina per atleti con disabilità visiva. Il calcio a 5 B1, è una disciplina paralimpica (viene giocato alle paralimpiadi) che ha regole uniche e particolari seppure si rifaccia alle regole base della FIFA. Gli atleti non percepiscono la luce in nessuno dei due occhi o che la percepiscono ma non sono in grado di riconoscere la forma di una mano da alcuna distanza o direzione (B1), con l'eccezione dei portieri e delle guide, che possono essere di classe B2, B3 o vedenti. Tutto lo sport (discipline sportive) praticato da persone con disabilità visiva è gestito dall'International Blind Sports Federation (IBSA), fondata nel 1981 a Parigi.
Il campo di gioco nel calcio B1 è all'aperto, di forma rettangolare, è quello standard per il calcio a 5 (lunghezza compresa tra 38 e 42 metri e larghezza compresa tra i 18 e i 22 metri). Il calcio a 5 B1 ciechi assoluti si gioca con sponde laterali, posizionate sui due lati a destra e sinistra. Le sponde sono costruite in materiali diversi (legno, fibra, policarbonato) alte dai 100 ai 130 centimetri, in modo tale che la palla possa uscire solo dalle linee di fondo. Il pallone è costruito in modo da poter essere acusticamente individuato: infatti, all'interno posizionati tra la camera d'aria e l'involucro esterno, sono presenti dei sonagli in acciaio che emettono un suono udibile dagli atleti.
Le squadre sono composte da 4 giocatori di movimento, non vedenti, e da un portiere vedente. E' necessario, per lo sviluppo del gioco, anche un altro giocatore vedente posizionato dietro la porta avversaria chiamato guida all'attacco. Pertanto i 4 giocatori non vedenti sono guidati, fuori dal campo, dall'allenatore per il centro campo e dalla guida retro porta per l'azione d'attacco, mentre il portiere, in campo, guida la difesa. Per regolamento nessun altro può parlare durante il gioco, guida retro porta, allenatore e portiere possono parlare soltanto quando la palla si trova nella propria zona di pertinenza.
Le partite sono formate da due tempi regolamentari di 25 minuti ciascuno, intervallati da una pausa della durata di dieci minuti. I quattro giocatori non vedenti sono liberi di muoversi nel campo come meglio credono, mentre i portieri, nel calcio B1 possono muoversi solo all'interno dell'area del portiere, profonda due metri, e non possono toccare la palla fuori dall'area né con i piedi né con le mani. I quattro giocatori non vedenti devono, per regolamento, essere bendati con tampone oculare e mascherina, onde impedire vantaggi tra giocatori che percepiscono luci e ombre rispetto a chi non percepisce neppure la luce.
Il calcio a 5 non vedenti è molto diffuso in Sudamerica, dove si ha notizia del primo campionato brasiliano già a partire dal 1980. In Europa il primo campionato nazionale ha avuto luogo in Spagna nel 1986; i primi campionati continentali europei e americani, invece, si sono svolti nel 1997, seguiti dal primo Campionato del Mondo nel 1998. Dal 2004 è inserito nelle discipline praticate alle Paralimpiadi, dove la nazionale italiana non ha mai centrato la qualificazione. Nel campionato Europeo 2019 svoltosi a Roma, l'Italia si è classificata al 6° posto.
In Italia si hanno notizie di esperienze con il calcio non vedenti, B1, da circa trenta anni. Inizialmente si gioca in 8 su campi in terra; in seguito, come appreso dalla Spagna, il gioco diventa calcio a 5, giocato in campi con fondo sintetico o palestre con l'inserimento delle sponde, chiamato inizialmente (futsal). In Italia si giocano un campionato nazionale, la Coppa Italia e la Supercoppa. La FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi) gestisce il calcio non vedenti oltre ad altre discipline giocate persone con disabilità visiva.
Oggi in Italia il calcio non vedenti è praticato con dei gironi regionali in categorie provinciali da nord a sud in Piemonte, Lombardia, Emilia, Liguria, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia.
Clicca qui per vedere il filmato riguardante le Paralimpiadi di Londra 2012.


La Nazionale di Calcio a 5 Ciechi B1, 6° classificata agli Europei di Roma 2019.

Nel 2018 ha preso avvio con grande soddisfazione l'attività della Nazionale under 23 di calcio a 5 categoria B1. L’obiettivo è quello di ringiovanire le selezioni nazionali dando al tempo stesso nuova linfa alle società affiliate. Il percorso, sta già dando i propri frutti con tanti ragazzi che si sono avvicinati allo sport, un veicolo indispensabile anche per l’integrazione e la socializzazione. I numerosi stage organizzati dalla Fispic sono utilissimi per migliorare la preparazione e la tecnica. E le rappresentative giovanili sono indubbiamente un serbatoio fondamentale per le Nazionali maggiori al fine di raggiungere buoni risultati in futuro.


La Nazionale di Calcio a 5 Ciechi B1 Under 23 nello stage di Roma del 2018.

A livello di clubs, numerosi i tornei internazionali dove le squadre italiane prendono parte durante la stagione agonistica; la Bucovice Blind Cup, la Central European Cities Cup, la Zebra Cup ... sono solo alcuni dei vari tornei in giro per l'Europa. Ecco l'elenco di alcune squadre italiane: AC Crema, ASD Liguria Calcio, ASD Disabili Roma, Quarto Tempo Firenze, ASCUS Lecce, ASD Nuovi Orizzonti, Bari, AC Marche Controluce.


La squadra del Crema Non Vedenti protagonista in vari tornei internazionali in Europa.

Per quanto riguarda il settore femminile, se in Italia non Vi è ancora nessuna attività, la IBSA ha programmato per il 2020 la prima edizione dei Campionati Mondiali Femminili per la categoria non vedenti B1.